Martedì 26 gennaio, la Garante delle Persone private della libertà personale della Provincia di Brindisi Dott.ssa Valentina Farina, con il Direttore della R.E.M.S. di Carovigno Dott. Antonio Frascaro, ha visitato gli ospiti presso la Direzione Sanitaria della Rems di Carovigno (BR), il personale dipendente dell’Asl di Brindisi e della cooperativa gestore Pegaso.
Interazioni positive con gli ospiti della struttura che passano primariamente attraverso l’attenta competenza dell’equipe. Si è parlato a lungo di integrazione con le comunità locali, rapporti con la Magistratura, Pubblica Sicurezza, centralità della persona e percorso post cure riabilitative. Una lettura profonda e significativa che merita di essere resa visibile.
I luoghi del disagio psichico e della Sociopatia (disturbo antisociale di personalità), abbracciano la realtà esterna, trovando spazio nelle più attente espressioni di riflessione. La Rems di Carovigno è un passo avanti verso l’umanizzazione delle cure, è la risposta a un bisogno crescente e sta diventando un elemento di enorme importanza nella dimensione clinica sociale. La necessità della cura deve essere prevalente tanto quanto la Pubblica sicurezza.
Inaugurata nel luglio 2016, la R.E.M.S. di Carovigno a pochi km dal tessuto urbano, per una recettività di 18 posti disponibili, rappresenta uno tra gli esempi più virtuosi della sanità pugliese. Considerata una “svolta” della medicina psichiatrica, un passaggio epocale, la R.E.M.S. è una struttura ricettiva a carattere sanitario che risponde anche a criteri di custodia, accoglie pazienti con patologie psichiatriche, autori di reato, non compatibili con il regime carcerario.
È gestita dal Dipartimento di Salute Mentale, che garantisce assistenza e adeguati programmi terapeutici che permettano, alla fine della pena, il reinserimento familiare e sociale dei pazienti.
Prevista dalla legge 81 del 2014, le R.E.M.S. nascono come superamento dei vecchi O.P.G. (Ospedale Psichiatrico Giudiziario), che avevano finalità prevalentemente detentive.
A lavorare sul campo sono professionisti del settore tra cui psichiatri, psicologi, assistenti sociali, tecnici della riabilitazione psichiatrica, infermieri, operatori socio sanitari, che, quotidianamente, mettono in campo le proprie competenze per mantenere alto il livello di un servizio che mette le persone al centro di tutto. Significativa la partecipazione del terzo settore per la promozione di forme di animazione sociale e culturale nei luoghi di privazione della libertà personale.
I dati statistici evidenziano che la R.E.M.S. di Carovigno è esempio di buone pratiche a livello nazionale (in Italia si contano 33 R.E.M.S.), anche e soprattutto per il turnover ottimale, dall’apertura circa 77 i pazienti veicolati. Questo dato è molto significativo in quanto le R.E.M.S. dovrebbero essere considerate residenze riabilitative di passaggio, con una permanenza degli utenti limitata a periodi possibilmente brevi, necessari alla vera riabilitazione e quindi al reinserimento in famiglia e, magari, in ambito lavorativo protetto”.
L’intervento della Garante, Valentina Farina, è finalizzato all’attuazione di un Piano di azione sulla salute mentale, sulla Pubblica sicurezza delle persone e sui luoghi privati della Libertà personale, rimarca l’eccellente lavoro svolto dalla Direzione. Da qui auspichiamo che parta un confronto serrato per una Comunità Competente – è doveroso affrontare complessivamente le problematiche attinenti l’applicazione concreta delle norme vigenti in materia di residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza (REMS) nei confronti degli autori di reato affetti da patologie psichiche, che presenta numerosi profili di frizione con i principi costituzionali oltre che atti normativi secondari e ad accordi tra Stato e autonomie territoriali, che rendono fortemente disomogenee
queste realtà da Regione a Regione.
Di qui il monito al legislatore affinché proceda a una complessiva riforma di sistema, che assicuri assieme:
– un’adeguata base legislativa alla nuova misura di sicurezza;
- la Valutazione del Rischio del personale incardinato nelle Rems del tutto privi della pubblica sicurezza (polizia penitenziaria);
– la realizzazione e il buon funzionamento, delle REMS;
– forme di idoneo coinvolgimento del ministro della Giustizia nell’attività di coordinamento e monitoraggio del funzionamento delle REMS esistenti e degli altri strumenti di tutela della salute mentale degli autori di reato, nonché nella programmazione del relativo fabbisogno finanziario.
Dott.ssa Valentina Farina